Il Racconto Artigiano della Città Falpe, lo scorso mercoledì 18 Maggio ci ha portati oltre confine. Grazie a Roberto Bonzio e Tiberio Roda, abbiamo attraversato il Golden Gate Bridge e siamo arrivati fino alla baia di San Francisco in California.
Grazie a tutti coloro che hanno affrontato con noi questo percorso e che hanno preso parte con interesse e curiosità a questa seconda serata di incontro della nostra rassegna “Racconto Artigiano della Città Falpe“, tenutasi mercoledì 18 Maggio nello spazio “Expo” della nostra sede all’interno dell’ Opificio Zappa di Erba-Como.
La serata chiamata “Italiani di Frontiera in Città Falpe“, prende il nome dal titolo dell’ illuminante libro scritto da Roberto Bonzio, ci ha offerto stimoli utili a farci riflettere e ad accrescerci.
Avere l’opportunità di confrontarsi con persone che hanno una visione globale e un’esperienza internazionale, come Bonzio e Tiberio Roda, crediamo sia stata un’occasione davvero unica che FALPE, grazie all’Opificio Zappa ha potuto offrire a tutti per poter aprire la mente e ragionare “fuori dagli schemi”.
La serata si è aperta con una piacevole esibizione del Gruppo Artistico Erbese che presentava le sue opere proprio durante la stessa settimana nello spazio espositivo della nostra azienda.
E’ toccato poi a Tiberio Roda, raccontare per primo la sua esperienza di “metalmeccanico brianzolo” nel suo viaggio formativo affrontato nel 2011 in Silicon Valley, insieme ad altri imprenditori, manager e CEO di società italiane.
Tiberio, amico imprenditore a capo dell’azienda Trafilerie San Paolo e manager di altre società nel mondo dei metalli e dell’acciaio, rappresenta una delle figure più eclettiche e innovative del nostro territorio, un imprenditore che come lo definisce Roberto Bonzio, ragiona fuori dagli schemi o per dirla in gergo “think out of the box”! Ha condiviso con noi le esperienze vissute e le ispirazioni avute dalle principali realtà innovative che guidano oggi il mondo dello sviluppo digitale, come Yahoo, Google, Youtube, Logitech, Skype, Apple, o modelli di formazione come Stanford University o Mind the Bridge. Ispirazione che ha saputo poi trasformare in realtà, grazie al progetto che ha ideato e realizzato importato direttamente dagli Stati Uniti:_ Rock Steady Boxing, una palestra di boxe senza contatto per combattere la sindrome di Parkinson che gli fu diagnosticata nel 2013. Perchè, riprendendo le sue parole, “se questa è una sfida, la vinco io!”
Ed ecco il momento di Roberto Bonzio, un personaggio davvero unico da cui farsi contagiare dall’entusiasmo e dalla positività che sa trasmettere durante i suoi racconti. “Giornalista curioso” come lo stesso Bonzio si definisce, nativo di Mestre, con un format davvero coinvolgente ed interessante ha raccontato alla platea formata da imprenditori, studenti, rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle associazioni, curiosi, le storie di imprenditori e personaggi storici, conosciuti nel 2011 in Silicon Valley, quando con la famiglia decise di trasferirsi per andare alla scoperta di una delle terre più produttive e innovative del pianeta.
Tutti i racconti e le esperienze si possono ritrovare nel libro o sul sito “Italiani di frontiera dal west al web un’avventura in Silicon Valley ” nel quale si ritrovano storie attuali e vicende passate di italiani accomunate dalla capacità di credere nei propri sogni e di prendere il proprio destino tra le proprie mani, dimostrando come il segreto del talento italiano altro non è che il saper “ragionare fuori dagli schemi”.
Roberto ha la capacità di infondere ottimismo e fiducia spronandoci ad avere coraggio di andare oltre gli schemi e di credere nelle “nostre folli idee”, impegnandosi a fondo per realizzarle. Racconta, appassiona, stimola , entusiasma ed affascina. Analizza e allo stesso tempo contribuisce a far superare molti dei preconcetti tipici della nostra cultura d’impresa. Dall’analisi della “Sindrome del Palio di Siena” che ti permette di capire che in realtà è anche possibile gioire delle vittorie altrui e non solo desiderare la sconfitta dell’altro e che ciò che conta sia provarci, anche se poi si fallisce, ma che è importante imparare dagli errori senza vergognarcene, per poter poi riprovare e fare meglio.
Roberto non si limita a raccontare queste cose, le scelte di vita che ha fatto dimostrano che lui per primo si sia messo in gioco e sia stato in grado di pensare e agire fuori dagli schemi. Ha saputo re-inventare il suo lavoro, lasciando il precedente incarico di giornalista per inventarsi una nuova professione e oggi racconta le storie di “Italiani di Frontiera” in tutto il Paese, mettendo in discussione molti dei preconcetti e dei limiti ancora presenti nel nostro sistema e contribuendo a stimolare e far crescere l’ottimismo e la voglia di provare a cambiare le cose.
Siamo certi che dalla nostra serata qualche persona sia uscita ispirata, motivata e con voglia di non rassegnarsi, ma di impegnarsi a cambiare le cose a crescere e “a credere nelle proprie folli idee” – Trust Your Crazy Ideas (R.Bonzio)
Sui canali Youtube FALPEe OPIFICIOZAPPA, pubblicheremo le interviste realizzate dal team del #TgOZ agli ospiti durante la serata.
Qui un pò di “digital marketing” con la pagine dell’evento su Fcebook: Italiani di Frontiera in Città Falpe
Qui il link all’articolo della serata di Roberta Sangalli per ErbaNotizie.
Qui il link alle Video-Interviste a cura della Redazione del #TgOZ
Il libro “Italiani di Frontiera, dal west al web un’avventura in Silicon Valley” edito da Egea è acquistabile presso La Libreria di Via Volta. Oppure su Amazon.
Qui trovate le foto della serata, grazie per gli scatti a i Ragazzi dell’OZ.
Questo l’articolo a cura di Benedetta Magni sul quotidiano La Provincia di giovedì 19/05/16 a pagina 12 – Economia