Dal passato al futuro: il modello Opificio Zappa come esempio di rigenerazione artigiana
Un confronto concreto per costruire il futuro
Durante l’edizione 2025 del MECI – Mostra Edilizia Civile e Industriale – abbiamo preso parte al talk dal titolo “Invest in Lake Como – Idee, opportunità e soluzioni concrete dal territorio”, un momento di confronto tra esperienze virtuose locali che ha acceso i riflettori sulla necessità di ripensare il modo in cui costruiamo, viviamo e rigeneriamo gli spazi delle nostre città.
Nel titolo scelto dal quotidiano La Provincia di Como, che ha dato ampio risalto al dibattito, si legge chiaramente la direzione auspicata: “Edilizia a un bivio: investire di più in rigenerazione”. Una frase che riflette perfettamente lo spirito dell’intervento portato da Enrico Zappa, che ha raccontato il percorso di trasformazione di Opificio Zappa, oggi esempio concreto di rigenerazione culturale, produttiva e sociale.
Un’antica filanda che rinasce come motore creativo
L’Opificio Zappa sorge nel cuore di Erba, all’interno di un’antica filanda del Settecento. Un tempo luogo produttivo legato alla lavorazione della seta, è stato recuperato con rispetto e visione dalla famiglia Zappa e trasformato in un hub multifunzionale dove si intrecciano artigianato, cultura, impresa e formazione.
“Abbiamo pensato di aprire i nostri spazi al territorio – ha raccontato Enrico Zappa – per offrire un luogo dove le persone possano incontrarsi, creare, crescere. Un hub dove il fare artigiano incontra la tecnologia e l’innovazione senza perdere l’anima.”
Uno spazio aperto tra impresa, cultura e comunità
Nel corso degli anni, l’Opificio Zappa è diventato una realtà ibrida e viva. La produzione delle tapparelle Falpe, cuore storico dell’attività artigiana, convive con spazi di coworking, laboratori creativi, mostre d’arte, incontri culturali e corsi di formazione. Ogni giorno qui si alternano mani che lavorano, menti che progettano, persone che condividono visioni.
Nasce M.A.F.O., il museo d’impresa
Nel 2025, l’Opificio ha raggiunto un nuovo traguardo con la nascita del M.A.F.O. – Museo Artigiano Falpe Opificio Zappa, riconosciuto ufficialmente da Regione Lombardia come museo d’impresa.
Un progetto culturale che custodisce la storia della nostra azienda e del territorio comasco, raccontando attraverso oggetti, fotografie, parole e memoria, l’evoluzione di un mestiere che si fa identità.
Una rigenerazione fondata su valori e visione
Quello che rende speciale l’Opificio Zappa non è solo la bellezza architettonica del luogo recuperato, ma il valore umano e collettivo che ogni giorno vi si costruisce.
La rigenerazione qui non è solo edilizia: è una forma di restituzione, è cura del territorio, è innovazione che parte dalla tradizione. Gli scarti di produzione diventano materia creativa. La tecnologia si integra con il lavoro manuale. Le persone diventano parte di un progetto condiviso.
Un invito a costruire luoghi, non solo edifici

Il nostro intervento al MECI ha ribadito un messaggio semplice ma profondo: oggi non basta costruire palazzi, serve costruire luoghi vivi, relazioni autentiche e comunità resilienti.
L’artigianato, se supportato e valorizzato, può essere uno dei più potenti strumenti di rigenerazione territoriale. Opificio Zappa lo dimostra ogni giorno: è possibile fare impresa con valori, generare cultura e incidere in modo concreto sulla qualità della vita di un territorio.
La Città Falpe è uno stile di vita
In questo percorso nasce e cresce anche la Città Falpe, la nostra idea di impresa integrata con il territorio, fatta di persone, prodotti, cultura e visione. Un modo di vivere e lavorare che guarda al futuro senza dimenticare il passato.
Grazie a MECI per l’opportunità, grazie a chi ci ha ascoltato, sostenuto e continua a credere che anche da un’ex filanda possa partire qualcosa di rivoluzionario.
Un invito a costruire luoghi, non solo edifici
Il nostro intervento al MECI ha ribadito un messaggio semplice ma profondo: oggi non basta costruire palazzi, serve costruire luoghi vivi, relazioni autentiche e comunità resilienti.
L’artigianato, se supportato e valorizzato, può essere uno dei più potenti strumenti di rigenerazione territoriale. Opificio Zappa lo dimostra ogni giorno: è possibile fare impresa con valori, generare cultura e incidere in modo concreto sulla qualità della vita di un territorio.
Durante la stessa tavola rotonda, anche Giorgio Zappa – titolare insieme a Enrico di Falpe e dell’Opificio – è intervenuto come rappresentante della Città di Erba, portando lo sguardo istituzionale di chi, ogni giorno, contribuisce a costruire connessioni tra iniziativa privata, bene comune e progettazione urbana condivisa. Un intervento che ha rafforzato il senso di responsabilità collettiva nel costruire città più accessibili, inclusive, capaci di valorizzare ciò che già esiste e che merita di essere rigenerato.