Chi l’ha detto che cultura e mondo del lavoro non possono convivere? Ai più scettici basta citare un esempio: l’Opificio Zappa.
Una realtà dinamica e giovane, cultura e lavoro situata all’interno di una filanda di Arcellasco. In un ambiente unico, originale e accogliente, gestito dall’omonima assaciazione, convivono i giovani che presto faranno il loro ingresso nel mondo del lavoro con i meno giovani che nel mondo del lavoro si sono già tuffati e hanno deciso di lavorare fianco a fianco per rafforzare la loro appetibilità.
“Festeggiamo cinque anni di vita con l’Associazione Opificio Zappa e siamo felici del nostro percorso -spiega Micaela Fumagalli, presidente dell’Associazione Culturale Opificio Zappa– Anche quest’anno riproporremo i corsi di lingue, grafiche, fotografia e chitarra che negli anni scorsi hanno ricevuto ampi consensi. Nel frattempo, continuano i tavoli linguistici dove i partecipanti hanno la possibilità di migliorare le conoscenze delle lingue. E gli studenti che si associano possono frequentare i nostri ambienti per studiare in uno spazio unico”.
Enrico Zappa, co-founder e manager dell’Opificio Zappa, parla degli aspetti positivi dell’esperimento coworking: “Qui da noi convivono piccoli artigiani: abbiamo Simone Minonzio (creatore di gioielli), Stefania Ferrante (agente di viaggi), Paola Maggioni (trattamenti Shiatsu) e di recente è stata da noi Jezabelle Cormio, di Londra, che ha partecipato per due anni consecutivi alla “Settimana della Moda” di Milano. Grazie al restyling dei nostri spazi, in nostro “mondo” potrebbe ampliarsi.