A lezione di artigianato “Patto generazionale e sinergia con Young

MISMATCH Un lavoratore su due è introvabile sul Lario: ora c’è un progetto «Collegamento con la fiera della formazione», a Erba dal 14 al 16 novembre
Nuove generazioni e mondo del lavoro stanno cercando un modo per dialogare, per raccontarsi e per capirsi a vicenda. Un dialogo sempre più necessario soprattutto perché le imprese non trovano un collaboratore su due.
L’imprenditore «Dialogo aperto, meno timidezze da parte dei ragazzi»
Nel corso della Mostra Artigianato appena conclusa a Lariofiere, trecento studenti di grafica delle scuole del territorio e sei imprenditori si sono incontrati per parlare di qual è l’approccio che le imprese hanno oggi con la comunicazione, materia di studio dei ragazzi, per capire se e come i ragazzi stessi sarebbero potuti entrare all’interno delle imprese in questo campo.
Interpellazione diretta
Tra gli imprenditori era presente anche Enrico Zappa della Falpe di Erba, componente di giunta di Confartigianato Como: «È stato un incontro molto interessante, da parte degli studenti abbiamo rilevato una sorta di timore verso il mondo del lavoro, sentono come una specie di pressione, abbiamo cercato di spiegargli che non si tratta di un qualcosa di cui aver paura, abbiamo consigliato loro di entrare nelle aziende con uno spirito positivo e propositivo, invitandoli a non aver paura a proporre le proprie idee anche durante i periodi di stage». Nel corso dell’appuntamento le aziende hanno più volte invitato i ragazzi a interagire, alla domanda: “quanti di voi hanno un profilo TikTok?”.
Nei 190 stand di quest’anno anche 20 Its e 16 aziende
Su 300 persone hanno alzato la mano in quattro. «Hanno paura di proporsi e di esporsi, anche solo di rispondere a una domanda semplice, un timore che non so da dove arrivi. Alla fine si sono un po’ sciolti, ma abbiamo dovuto insistere. Seguendo questa media se 300 aziende li prendessero a fare uno stage, solo quattro avrebbero uno studente propositivo. Per questo è importante farli entrare in contatto con le aziende artigiane il prima possibile mentre ancora frequentano la scuola per fargli capire cos’è il mondo al di fuori della famiglia e dell’ambiente scolastico».
Zappa ha anche lanciato la proposta di creare un collegamento diretto tra la Mostra Artigianato e Young, il Salone dell’Orientamento in agenda dal 14 al 16 novembre sempre a Lariofiere: «L’ideale è promuovere maggiormente la nostra mostra artigiana nelle scuole per far conoscere le realtà aziendali ai ragazzi, ma anche incrementare la presenza degli artigiani a Young. Questo centro espositivo ha due fiere di altissimo livello a breve distanza temporale, entrambe molto importanti per i rispettivi settori. Creare sinergie è un’occasione per rispondere ai bisogni delle aziende che hanno la necessità di farsi conoscere dai ragazzi delle scuole».
Qualcosa sta cambiando
La necessità di questo collegamento è stata percepita e in parte già messa in pratica dalle imprese, l’edizione 2024 di Young vedrà la partecipazione di 190 stand tra i quali si contano: 20 Its e 16 aziende (in entrambi i casi il numero è raddoppiato rispetto al 2023), 12 associazioni di categoria ordini e collegi professionali, cinque agenzie per il lavoro e 15 centri di formazione professionale.
Sempre all’interno di Young sono previsti diversi laboratori e workshop, 160 in totale, che prevedono numerosi incontri tra studenti e aziende e anche percorsi per esplorare le dimensioni dell’ansia che in molti casi è legata proprio ai pensieri riguardanti il futuro.
Gli ultimi dati dell’indagine Excelsior, elaborata da Camere di Commercio e Infocamere relativi al terzo trimestre 2024, evidenziano che la percentuale di figure professionali di difficile reperimento nell’area lariana si attesta al 49,4% (contro il 50,3% del luglio 2023), un lavoratore su due è introvabile.
A luglio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, sale la quota di assunzioni che le imprese lariane intendono riservare a personale laureato, si passa dall’8,3% al 10,9%, il valore è inferiore sia a quello lombardo (16,9%) che a quello italiano (11,4%). Gli ingressi di diplomati previsti si attestano al 72,8% delle assunzioni totali (contro il 60% del luglio 2023): il 31,7% con diploma di scuola media superiore (a fronte del 33,2% dello scorso anno) e il 41,1% di istituto professionale (contro il 26,8%). Calano dal 31,6% al 16,4% i casi in cui è richiesto il semplice assolvimento dell’obbligo scolastico.
Quali sono i profili maggiormente richiesti dalle aziende? Figure a media e bassa specializzazione. Per Como: “esercenti e addetti nelle attività di ristorazione” (il 20,4% degli ingressi previsti), “addetti alla gestione amministrativa della logistica” (8,9%), “personale non qualificato nei servizi di pulizia” (8,7%), “addetti alle vendite” (6,8%) e “personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna di merci” (6,3%). Per Lecco: “esercenti e addetti nelle attività di ristorazione” (16,4%), “addetti alle vendite” (5,8%); “personale non qualificato nei servizi di pulizia” (5,3%), “fabbri ferrai costruttori di utensili” (4,4%) e “operai macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e produzioni minerali” (4,4%).