Caro lettore, so cosa stai pensando:
«Cosa mi porta sapere la storia delle tapparelle? A me interessa che siano montate al meglio, che funzionino bene e che facciano quello per cui siano state prodotte: proteggere la mia casa dai fastidiosi raggi solari che mi svegliano la mattina, facendomi alzare col piede sbagliato!»
Bene, lascia che ti dica che in realtà la storia di questi avvolgibili è davvero affascinante e c’entra anche con persone che hanno fatto la storia del nostro Paese!
GLI ANTENATI
Se cercassimo indietro nel tempo i primissimi antenati delle attuali tapparelle che abbiamo montato in casa, andremmo a finire nel deserto. Difatti, gli antichi popoli che abitavano nei deserti, avevano l’esigenza di proteggere le proprie abitazioni dal calore torrido e dalla luce accecante di quell’ambiente. Quindi il primo prototipo di tapparella che incontriamo nella storia è… uno straccio bagnato con acqua sporca, che rinfrescava e ombreggiava le case.
Per le stesse motivazioni, anche gli antichi Egizi avevano pensato un sistema oscurante, ben più avanzato di un semplice straccio imbevuto: le stuoie. Si tratta di manufatti rustici, ottenuti dall’intreccio, legatura o tessitura di fibre di vario tipo. Nell’antica Cina invece, si puntò su un materiale flessibile, resistente e che cresce in enormi quantità, ovvero il bambù! Legando insieme le canne di bambù, i cinesi crearono un prototipo di tapparelle con un funzionamento incredibilmente simile a quelle attuali.
E IN ITALIA?
In Italia, nel XIV secolo i veneziani intrattenevano già rapporti commerciali con gran parte del mondo asiatico. Per questo motivo vennero importate delle tende oscuranti, probabilmente dal “paese del Sol Levante“, che vennero poi perfezionate e diffuse in occidente. Ancora oggi vengono utilizzate e prendono il nome di Veneziane.
L’avvolgibile oscurante per eccellenza, la tapparella, trova però le prime applicazioni su grandi edifici in Italia a partire dalla seconda metà dell’ottocento. Queste prime tapparelle moderne venivano realizzate in legno e si faceva molto uso delle guide con telaio a sporgere. Ancora oggi possiamo trovare nei centri delle grandi città come Roma e Milano esempi di tapparelle come queste. In più avevano feritoie molto larghe, con la funzione di far filtrare la luce naturale.
Un esempio nella storia italiana sono le tapparelle montate sul Palazzo delle Debite a Padova, progettato dall’architetto Camillo Boito nel 1874. Sempre Boito, nel 1899 applicò le tapparelle a Milano, nella Casa di Riposo per Musicisti. Si tratta di un edificio commissionato da nientemeno che da Giuseppe Verdi! Fu una soluzione adottata per il fatto che l’edificio necessitava di mantenere vuoti gli spazi tra un serramento e l’altro. Non sarebbero stati tali con la presenza di persiane, che si sarebbero anche sovrapposte tra di loro, rivelandosi antiestetiche.
Nel ‘900, le finestre con avvolgibili permettono delle facciate di grande impatto. Iconica e significativa è la casa Milà di Gaudi del 1906, la cui conformazione della facciata ha rivoluzionato gli aspetti compositivi degli edifici. Anche nel periodo fascista, dove l’architettura doveva seguire le ferree indicazioni di Mussolini, la tapparella trova posto negli edifici più importanti. Il palazzo Terragni del 1936, conosciuto nel ventennio come “Casa del Fascio di Lissone“, viene caratterizzata da tapparelle in legno d’abete Douglas verniciato.
ANNI ’60 & FALPE
Negli anni ’60 l’alluminio prende il posto del legno come materiale per le tapparelle e si diffonde in tutta l’Europa. Nel 1965, Giuseppe Zappa all’età di 27 anni fonda la “Ferramenta Zappa Giuseppe”, da cui prenderà poi vita FALPE. Dal 1971, a Erba hanno sede i laboratori artigiani in cui diamo vita ai nostri prodotti, incluse le tapparelle lavorate con profilati in alluminio innovativi e acciaio. Alla fine degli anni ’70, inseriamo a catalogo anche i primi sistemi di automazione tapparelle e tende e la nostra azienda si propone alla clientela come innovativa e al passo coi tempi.
La storia delle tapparelle passa per molti materiali: importante per quegli anni è il PVC, più leggero ed economico. Gli avvolgibili in PVC saranno sempre più utilizzati grazie allo sviluppo edilizio e alla intensa urbanizzazione del territorio italiano tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80.
Avvicinandoci ad oggi, le tapparelle si ramificano in base alle esigenze di tutti: blindate, motorizzate, di design… Ma oggi volevo parlarvi del percorso che hanno seguito per arrivare ad essere gli avvolgibili che oggi conosciamo, quindi ci fermiamo qui.
CONCLUSIONI
Come detto, la storia delle tapparelle, se vista con gli occhi giusti, è affascinante.
Prende parti del mondo diverse tra loro per cultura, lingua e storia, parte da lontano e arriva fino a noi. Mostra come a esigenze uguali, l’uomo ha sempre cercato soluzioni molto simili, che sono state poi esportate e migliorate col passare del tempo e l’inizio del commercio internazionale. Noi di FALPE vogliamo che sappiate cosa noi vi stiamo montando con cura nella vostra abitazione. Siamo nati come fabbrica di avvolgibili ed è nel nostro “DNA artigiano” voler tramandare storie legate ai prodotti che produciamo da sempre e a cui siamo legati.
Vi ringrazio per la vostra attenzione, e vi auguro di trovare la tapparella perfetta per le vostre esigenze, magari attraverso la nostra Valutazione Preliminare Gratuita!
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