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E’ un’intervista speciale, quella che vi presentiamo oggi. Leggendola, ci siamo resi conto  di aver percorso in queste prossime righe che desideriamo condividere, circa gli ultimi 20 anni della nostra vita  e con essa la vita della nostra azienda storica Falpe.
Ed è speciale, per noi,  questa intervista perchè  mai prima d’ora avevamo avuto l’occasione di raccontarci così tanto in profondità. Condividere il nostro percorso,  i passi compiuti e le scelte intraprese all’interno della nostra azienda,  fin da quando, poco più che ragazzi, ancora studenti,  in modo appassionato tentavamo di  capire come progettare il nostro “futuro artigiano”.

E’ stata curata da Ylenia Galluzzo ed è pubblicata sull’edizione del mese di Aprile de “L’Artigiano Comasco” , l’organo di informazione mensile di Confartigianato Imprese Como.

Potete leggerla qui: Intervista sul sito Confartigianato Como 

Scarica qui l’intervista: edizione digitale de L’Artigiano Comasco

E’ con piacere che vi presentiamo: La storia della “Città Falpe” 

Formarsi e cambiare per crescere e diventare sempre più competitivi. La storia della “Città Falpe” ha radici lontane e una voglia indomita di miglioramento continuo e di riposizionamento sul mercato.

Ripercorriamo, insieme ai due titolari: Giorgio ed Enrico Zappa, la crescita e lo sviluppo dell’impresa erbese Falpe specializzata in infissi di design, per interni ed esterni.

1 – Come e quando nasce l’idea di creare la “città Falpe” e che cosa rappresenta oggi?

La nascita della `Città Falpe, città dell’Artigianato di Eccellenza` è uno dei sogni di nostro padrefondatore di FALPEGiuseppe Zappa. Già dagli anni settanta, infatti, nostro padre promuoveva la sua lungimirante idea con manifesti pubblicitari -diventati poi famosi e iconici-che riportavano unicamente la scritta:  “Questa è la Città FALPE”, una scritta bianca su fondo verde che campeggiava ai quattro ingressi della Città di Erba. Un concetto che già all’epoca intendeva valorizzare l’artigianalità e l’eccellenza artigiana, all’interno della nostra sede storica, l’Opificio Zappa di Erba, un contesto unico, che da sempre è luogo della produzione, del lavoro e dell’artigianato,  che negli anni noi due fratelli abbiamo deciso di rendere anche luogo in cui si respirano arte, cultura e condivisione.

E’ nata così, poco prima del 2010, l’idea di recuperare e riconvertire parte degli spazi della nostra storica Filanda di Erba, destinandoli a funzioni diverse dalla nostra attività artigianale, ma collegate e soprattutto coerenti, all’idea di impresa artigiana che vogliamo portare avanti.

Dopo alcuni anni di studio e di meticoloso lavoro per recuperare gli ambienti della nostra trecentenaria Filanda, siamo riusciti nell’intento di dare vita ad un luogo che prevede spazi espositivi, lavorativi e di svago, utili a portare nella nostra azienda artigiana la cultura in varie forme.

Al contempo si è creata una realtà culturale vera e propria: grazie alla nascita dell’ ”Associazione Culturale Opificio Zappa”, è stato possibile organizzare e inaugurare la prima mostra d’arte e da allora continuiamo ad ospitare presentazioni culturali, rassegne artistiche ed abbiamo ideato un format chiamato “Racconto artigiano” in cui presentiamo alcune tra le storie che riteniamo più interessanti e creative del nostro mondo, quello artigiano.

Al primo piano dell’Opificio c’è una zona dedicata al lavoro condiviso. Abbiamo portato il coworking all’interno di un’impresa artigiana con l’intento di poter offrire spazi di lavoro a professionisti giovani.  Il Cowork, per come lo abbiamo sempre inteso, è un mix di spazi per liberi professionisti, ma anche soprattutto per artigiani. Per loro cerchiamo sempre di allestire lo spazio più adatto per l’esigenza che ci viene presentata, rinnovando sempre gli ambienti.

Oltre il Cowork, il “Co-Study”. Abbiamo infatti dato vita al primo “Costudy” del triangolo lariano. Questa idea, maturata nei nostri anni universitari, si è sviluppata da un naturale confronto con i giovani della città di Erba che, all’epoca, non avevano un luogo dover poter studiare e preparare i propri esami. Abbiamo pensato che offrire ai giovani la possibilità di studiare, all’interno degli spazi della nostra azienda fosse un modo per aiutarli e allo stesso tempo far comprendere loro il valore della condivisione e l’importanza della realtà artigiana a cui apparteniamo, in modo che potessero vederla e viverla da vicino e magari avvicinarvisi con altri occhi, al termine degli studi.

Non solo studio, lavoro e spazi per l’arte, ma dalla mia passione per la musica: Opificio ON-AIR, un luogo per gli artigiani della musica, dove abbiamo ospitato e organizzato serate di musica live in  versione jam session: una sera a settimana offrivamo, per chi aveva voglia di suonare, il “palco” live in Opificio. Abbiamo poi creato una sala prove insonorizzata, rigorosamente realizzata artigianalmente a mano da noi, che offriamo ai gruppi della zona per fare le proprie serate di prova.

E’ proprio grazie all’attività culturale dell’Associazione Culturale Opificio Zappa che sono nate e abbiamo contribuito a sostenere, molte attività collaterali e iniziative sia culturali che formative – Opificio Academy- e anche diversi progetti sociali e sportivi sul territorio erbese.

 

2 – Quanto è stato importante, nella storia della vostra impresa artigiana, il voler sempre investire nella formazione?

Sul fronte della formazione potrà sembrare retorico, ma non lo è affatto, abbiamo sempre posto una grande attenzione. L’Opificio Academy testimonia la nostra costante e naturale volontà nel volerci formare e nel voler acquisire competenze trasversali, per completare la nostra preparazione.

Abbiamo una mamma professoressa che ci sempre stimolati e ci ha trasmesso l’importanza della formazione. Abbiamo trasferito la volontà di essere sempre aggiornati e preparati anche nella nostra vita aziendale.

Sul fronte della formazione un ruolo sicuramente importante è dato dal confronto con il sistema Confartigianato, in particolare con il Gruppo Giovani che ha sempre promosso e organizzato corsi formativi e di crescita su vari livelli.

Essere formati e preparati è fondamentale per poterci consentire di rendere la nostra azienda artigiana sempre più competitiva, in un mercato in continua evoluzione e dove la competizione, specie nel nostro settore, si gioca proprio sulla preparazione e sulla professionalità anche manageriale.

Abbiamo sempre pensato che essere artigiani significhi non solo saper lavorare, ma soprattutto saper gestire al meglio la nostra azienda ed è proprio grazie al Sistema Confartigianato che negli anni abbiamo avuto la possibilità di intraprendere percorsi di formazione fondamentali per noi. Già nel 2011, grazie ad un corso formativo che frequentammo, abbiamo acquisito molte competenze in ambito gestionale e abbiamo introdotto l’attività di controllo di gestione nella nostra azienda. Tale competenza ci ha permesso di tenere sempre “sotto controllo” l’andamento della nostra attività.

Poi nel 2017, Giorgio Zappa ha partecipato alla prima edizione di “Confartigianato Academy”, il corso di specializzazione organizzato presso la SDA Bocconi di Milano, specifico per imprenditori di aziende artigiane che ha rappresentato un vero salto di qualità anche nella nostra formazione e gestione aziendale.

Oggi, grazie al percorso formativo “Equipaggiarsi al futuro” che stiamo seguendo, percorso che il Gruppo Giovani e il Movimento Donne hanno proposto a Confartigianato Como e che l’Associazione ha fatto suo, riusciamo a confrontarci e ad accrescere costantemente le nostre competenze.

 

3 – A partire dagli anni 2000, la vostra impresa ha iniziato una fase di cambiamento radicale. Viene realizzato il primo showroom, si investe in una rinnovata immagine aziendale e nasce il vostro sito internet. Perché queste scelte?

 Possiamo dire (a posteriori) che a partire dagli anni 2000 è iniziata la nostra fase di passaggio generazionale. Forse senza nemmeno che ce ne accorgessimo all’epoca.  Come la maggior parte dei figli di artigiani, la nostra presenza in azienda è sempre stata una costante fin da piccoli, ma con l’avvicinarsi della conclusione del nostro percorso di studi, la presenza si è sempre fatta più frequente e assidua. Nei primi anni 2000, entrambi passando dalle scuole superiori all’università, iniziavamo a supportare sempre di più l’attività di nostro padre e naturalmente cercavamo di ritagliarci il nostro spazio nell’azienda per sentirla anche nostra e per rinnovare gli aspetti che a noi sembravano essere sempre più importanti.

Tra le prime attività che affrontammo ci fu lo studio e l’analisi della nostra immagine, per poterla rendere più in linea con quello che percepivamo essere il nostro settore di appartenenza, quello dei serramenti e tapparelle.

Abbiamo sempre avuto il desiderio di provare a migliorarci ed è così che abbiamo iniziato a trasformare anche i nostri ambienti di lavoro, passando dai classici laboratori di produzione e magazzini, alla creazione di uno spazio anche espositivo. Era un’esigenza che avvertivamo molto forte, perché ci accorgevamo che quando facevamo le fiere, riuscivamo a presentare i prodotti che producevamo meglio di come facessimo nella nostra sede ed ottenevamo risultati soddisfacenti.

Al contempo pensavamo che fosse arrivato il momento che anche un’azienda artigiana si evolvesse verso quello che vedevamo essere il futuro del nostro settore, allestendo spazi adeguati alla clientela in cui mostrare i prodotti e le soluzioni che potevamo fornire. Sebbene allora fossero poche le realtà artigiane che avevano anche un’esposizione, per noi era il momento di realizzarla.

Abbiamo creato un’immagine coordinata della nostra azienda, anche attraverso lo studio di un logo e dei materiali di comunicazione che rappresentassero meglio quello che facevamo, cioè non solo produzione di tapparelle, ma anche serramenti e porte e allo stesso tempo abbiamo iniziato a lavorare per creare il nostro primo sito internet. L’anno seguente, alla Mostra dell’Artigianato di Erba, presentammo il nostro nuovo sito web Falpe.

  

4 – Dopo la vostra “rivoluzione tecnologica” interna, cosa è cambiato nel vostro posizionamento sul mercato?

 A questa domanda ci sentiamo di rispondere con una sola parola: TUTTO.

E’ cambiato tutto per due motivi, il primo perché di fatto avevamo completato il passaggio generazionale al 100% e quindi ci eravamo inseriti in azienda in modo totale, avevamo la responsabilità piena delle azioni e delle decisioni che assumevamo e il secondo motivo è che stava cambiando completamente il nostro mercato e quindi bisognava studiare e attuare delle strategie nuove con cui presentarsi ai clienti.

Creare un posizionamento sul mercato che fosse coerente alla nostra strategia aziendale, è stato un lavoro complesso e importante, in particolare per un’azienda artigiana come la nostra, che passava dalla prima alla seconda generazione.

Sono tanti i fattori che contribuiscono a realizzare il successo (o l’insuccesso) di questa operazione.

Bisogna riuscire ad allineare e definire tanti fattori: l’organizzazione, la comunicazione, le procedure, il target dei clienti, i collaboratori, tutto deve essere coerente con l’idea che si vuole raggiungere e questa è stata, ed è tutt’ora, una sfida molto impegnativa e stimolante.

 

5 – Non vi siete fermati. Nel 2016 avete iniziato a lavorare al progetto CASA FALPE. Di cosa si tratta e perché è un prodotto innovativo?

L’idea è nata da un’intuizione, certamente nulla però accade per caso e se siamo arrivati a dare vita a questo progetto, è stato per il risultato di un processo naturale di sviluppo di ciò su cui stavamo lavorando da tempo. Negli anni ci siamo specializzati nella realizzazione di interventi di sostituzione e fornitura di Serramenti, Porte e Tapparelle domotiche, per clienti privati in abitazioni residenziali. In questo target di clientela troviamo il nostro naturale mercato a cui proporre le nostre soluzioni e i prodotti di fascia alta, che abbiamo da sempre scelto di trattare.

E’ da queste basi che in un momento molto significativo per la nostra azienda, a cavallo tra il 2016 e il 2017 mio fratello ed io abbiamo avvertito l’esigenza di fermarci un attimo, per confrontarci su ciò che volevamo realizzare con la nostra azienda. Un confronto che era anche un modo per provare a tracciare una strada da seguire negli anni successivi, verso cui orientare la nostra azienda e i nostri sforzi.

Il progetto “Casa Falpe” nasce così: attorno a questo abbiamo deciso di orientare la nostra mission aziendale, quella di “Migliorare il benessere e il comfort abitativo dei nostri clienti,  trasformando un’abitazione in una “Casa Falpe“. Attraverso infissi interni ed esterni di design, di alta qualità, tecnologicamente innovativi e smart”.

Fu per noi una vera e propria rivoluzione, la prima dopo il passaggio generazionale e la scomparsa di nostro padre. Questa scelta ci ha dato stimoli e coraggio anche per cambiare diversi aspetti nella nostra organizzazione.

E l’occasione migliore per presentare questo nostro nuovo e ambizioso progetto aziendale quale fu? Quella di portare la nostra storica azienda artigiana di tapparelle nel cuore pulsante del design mondiale, partecipando all’edizione del “Fuori Salone” di Milano nel 2017, dove mio fratello Enrico da solo seppe guidare un team di amici-artigiani con i quali allestì un intero padiglione in Via Tortona a Milano e dove le insegne di Casa Falpe, campeggiavano insieme a brand internazionali e blasonati.

Fu un’iniziativa pazzesca e molto stimolante, resa speciale dalla cooperazione e collaborazione di altre realtà artigiane, designer, florovivaisti che insieme a noi parteciparono a questo fantastico progetto.

 

6 – Quanto è importante, per tendere al miglioramento continuo, il ruolo della formazione?

 Possiamo dire che ci sentiamo costantemente “affamati” e cerchiamo di sfruttare ogni occasione che ci capiti per poterci confrontare, formare ed accrescere le nostre competenze. Crediamo sia una cosa innata e la ritroviamo in molti colleghi artigiani, con cui nasce sempre un ottimo confronto proprio sul tema della necessità di avere una formazione continua.

Essere imprenditori artigiani è del resto un ruolo molto avvincente e molto complesso, bisogna essere sempre preparati su diversi fronti ed è naturale, quindi, essere orientati a volersi migliorare di continuo.

Del resto nella nostra impresa artigiana, come nella maggior parte delle realtà dei nostri colleghi artigiani, sono proprio le persone, a volte solo le persone, che possono fare la differenza dell’azienda stessa. Avere la fortuna o la possibilità di collaborare con persone che condividono la volontà di migliorarsi, può fare davvero tutta la differenza per le nostre imprese.

  

7 – Quale consiglio date agli artigiani che in questo momento si trovano in difficoltà?

 Preferiamo ricevere consigli, in particolare ascoltando quelli di colleghi artigiani con più esperienza di noi. Ci si rende conto sempre dopo di quanto siano preziosi e importanti i consigli di chi ha già affrontato un pezzo di strada più lungo e tortuoso del tuo.

Il momento che stiamo affrontando è molto faticoso per tutti e per alcuni colleghi lo è ancora di più, in questi momenti, la vicinanza e la partecipazione ad una Associazione come la Confartigianato può rappresentare un’importante occasione di supporto e di condivisione. 

A  tutti i colleghi artigiani va il nostro incoraggiamento a non demordere e a perseverare e a credere nella forza delle proprie idee e della propria impresa artigiana.

FALPE è un’impresa naturalmente rivolta al futuro, allo sviluppo, con l’intento di crescere e migliorarsi sempre, cercando le migliori sinergie, proponendo nuove soluzioni e prodotti innovativi. Giorgio ed Enrico Zappa si prefiggono sempre nuove sfide da perseguire nel loro percorso di artigiani innovativi. “E’ il piacere di scorgere tra le moltitudini di finestre di una città, un prodotto nato nella nostra amata “Città Falpe!”, che ci stimola a cercare il miglioramento continuo.”- affermano i due titolari.

 

Siamo contenti ed anche orgogliosi di esserci raccontati sulle pagine di Confartigianato Como che ringraziamo per questa occasione, perchè ripercorrendo le tappe del percorso fin qui intrapreso, si percepisce molto chiaramente come diversi momenti significativi della nostra vita aziendale li abbiamo saputi affrontare  anche grazie al supporto della nostra Associazione.

Le occasioni di continua formazione imprenditoriale, di confronto e le esperienze di crescita vissute con la Confartigianato segnano costantemente il nostro percorso personale e di imprenditori artigiani, contribuendo in modo netto allo sviluppo delle nostre capacità e della nostra azienda artigiana.

Il 9 Novembre 2018 si è svolto il  rinnovo cariche del Gruppo Giovani di Confartigianatato Imprese Como.  Confartigianato rappresenta la più importante Associazione di Categoria delle imprese artigiane comasche e raggruppa oltre 8000 imprese associate nella provincia di Como, di cui fanno parte circa 600 giovani imprenditori under 40 anni.

Il consiglio direttivo che si  è riunito per votare il rinnovo cariche che si compie ogni 4 anni, ha eletto Enrico Zappa in qualità di Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Como. Insieme ad Enrico, sono stati eletti anche i due Vice presidenti che con lui guideranno il movimento giovani per il quadriennio 2019 – 2022 e che sono i colleghi artigiani Ardi Zani e Samuele Galbusera.

Desideriamo augurare al Gruppo Giovani di Confartigianato Imprese Como un buon lavoro di rappresentanza, confronto e formazione per i prossimi anni ed esprimiamo la piena partecipazione della nostra azienda oltre che della nostra famiglia a questo significativo incarico assunto da Enrico.

FALPE da sempre condivide l’impegno che ha visto in prima persona il nostro fondatore Giuseppe Zappa essere tra le anime fondanti dell’Associazione Provinciale Artigiani Como (ex APA – oggi Confartigianato) e i valori ereditati dal suo impegno, di partecipazione, spirito di squadra e condivisione hanno contribuito a mantenere vivo il legame e l’impegno attivo nell’associazione di categoria, anche con la seconda generazione, sia con Giorgio che oggi ancora maggiormente con Enrico alla guida del gruppo giovani provinciale.

Enrico Zappa – Amministratore FALPE – Presidente provinciale Giovani Imprenditori Confartigianato Como

 

Cos’è Confartigianato Imprese?

Il Gruppo Confartigianato comprende Confartigianato Imprese che tutela e rappresenta le imprese artigiane attive. La tutela e la rappresentanza sindacale, e in modo trasversale di tutte le imprese presenti sul territorio, sono aspetti fondamentali dell’attività del sistema Confartigianato Imprese Como.

Migliaia di riunioni, assemblee, incontri, corsi di formazione, confronti tecnici, manifestazioni di carattere locale, regionale e nazionale, impegnano annualmente la struttura associativa, caratterizzando ogni giorno della propria attività, per rispondere adeguatamente, puntualmente ed in modo efficace ai mille interrogativi delle Imprese Associate.

Il sistema Associativo Confartigianato Como, è presente in tutta la provincia con 12 uffici territoriali e di zona e poco meno di 100 dipendenti operativi in tutte le sedi di: CANTU’, ERBA, LOMAZZO, MENAGGIO, DONGO, SAN FEDELE INTELVI, MARIANO COMENSE, PORLEZZA, VILLAGUARDIA, MOZZATE, BELLAGIO e naturalmente nella sede centrale di COMO.

 

Gruppo Giovani Imprenditori

Il Gruppo Giovani Imprenditori Artigiani, nasce in Confartigianato a livello nazionale nel 1987, con la precisa intenzione di diffondere fra le Associazioni Provinciali la presenza di gruppi territoriali organizzati di giovani artigiani impegnati nell’attività associativa.
Nel 1988 nasce il GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI ARTIGIANI dell’Associazione Provinciale Artigiani di Como.

La Mission del Gruppo Giovani:

Condividere il ruolo del Giovane Imprenditore, attraverso vari momenti di confronto su tematiche che emergono dallo stesso gruppo;
Partecipazione a incontri formativi provinciali, regionali e nazionali;
Serate ludiche che servono a creare coesione del gruppo.

Italiani di Frontiera – “Think out of the box”

Pomeriggio molto interessante quello di oggi, Sabato 05 novembre, che vi consigliamo di passare insieme alla 43° Mostra dell’Artigianato ad Erba.

Ospiti del quarto ed ultimo incontro di Campobase, il percorso di formazione e crescita per gli artigiani del futuro, ci saranno degli “sherpa” molto interessanti e che noi di Falpe conosciamo bene.

Alle 16.00 aprirà gli interventi il caro amico Roberto Bonzio, “giornalista curioso” che abbiamo avuto il piacere di avere ospite a “Racconto Artigiano – Italiani di Frontiera in Città Falpe“, lo scorso 18 maggio all’Opificio Zappa. La serata aveva visto la partecipazione insieme a Bonzio dell’amico imprenditore erbese Tiberio Roda, che incontreremo sicuramente questo pomeriggio.

Roberto Bonzio, Giorgio Zappa, Tiberio Roda

Roberto Bonzio, autore del libro (consigliatissimo!) “Italiani di Frontiera” ci parlerà di  storytelling. In effetti con la sua innata capacità di infondere ottimismo e fiducia sà spronare e dare il coraggio di andare oltre gli schemi e di credere nelle “folli idee”, impegnandosi a fondo per realizzarle. Racconta, appassiona, stimola , entusiasma ed affascina. E non si limita solo a raccontare ma dimostra con le scelte di vita che ha fatto di essere stato capace di mettersi in gioco e pensare oltre che  agire fuori dagli schemi, sapendo re-inventare il suo lavoro e sapendo oggi  raccontarlo.

Roberto Bonzio -Think Out Of The Box
Roberto Bonzio -Think Out Of The Box

Sarà poi la volta di un’altro “sherpa” che ci piacerà molto ascoltare, si tratta di Ivana Pais, docente dell’Università Cattolica di Milano che ci parlerà di Crowdfunding. Anche Ivana Pais è stata in qualche modo in contatto con la Città Falpe nei mesi scorsi, è infatti grazie a lei che abbiamo avuto la possibilità di avere ospiti all’Opificio Zappa, l’amica dott.ssa Silvia Ivaldi isieme al prof. Giuseppe Scaratti, nella serata di quasi un anno fa in cui insieme al Coordinamento Giovani Como abbiamo parlato di Cowerking. La serata dal titolo “Cowork, the place to grow”  è stato il primo incontro che ha aperto il nostro percorso di formazione e di crescita e ci ha permesso di scoprire i vantaggi culturali e professionali di lavorare in un coworking. Offrendoci l’opportunità di incontrare e conoscere molti amici tra cui Alberto Canali di 3D Print Como e Massimo Carraro il fondatore della rete Cowo.

Giuseppe Scaratti, Silvia Ivaldi, Giorgio Zappa, Alberto Canali, Massimo Carraro

Siamo molto curiosi di conoscere Ivana Pais e di apprendere le ultime informazioni sul mondo del Crowdfunding. Un sistema di reperimento di risorse collettivo e aperto che abbiamo visto da vicino grazie all’iniziativa dell’Erbese Football Club, con la campagna lanciata nei mesi scorsi. Ascolteremo con interesse la prof. Pais, che ritroveremo fra pochi giorni ad un importante appuntamento al quale Opificio Zappa partecipa come “partner”, si tratta dell’evento Sharitaly del prossimo 15-16 Novembre a Base Milano.

save-the-date-Sharitaly 15-16 Novembre a Base Milano

Aspettando l’appuntamento di questo pomeriggio, noi di FALPE vi riproponiamo l’intervista a Roberto Bonzio,  amico e autore di Italiani di Frontiera, ospite al Racconto Artigiano – Italiani di Frontiera in Città Falpe.

Vi aspettiamo  alla MOSTRA MERCATO DELL’ARTIGIANATO , passate a trovarci allo stand Falpe – 43° Mostra Artigianato .
Venite a scoprire la Città Falpe !

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